acquaticitÀ in gravidanza

Sono davvero tanti i buoni motivi per fare ginnastica in piscina durante i nove mesi di attesa. Eccone alcuni:

  • Il più evidente è che si avverte una straordinaria sensazione di leggerezza e anche quando il pancione diventa davvero voluminoso, il suo peso in acqua viene praticamente azzerato, con grande sollievo soprattutto per schiena e gambe, che alla fine dell’attesa sono particolarmente gravate dall’aumento ponderale.

     

  • Per lo stesso motivo, muoversi in acqua consente di attenuare l’iperlordosi, ossia la curvatura della colonna a livello lombare, che con la crescita del pancione tende spontaneamente ad accentuarsi, alleviando o prevenendo un fastidio tipico degli ultimi mesi qual è il mal di schiena.

 

Immagine Acquaticità gravidanza
Immagine Acquaticità gravidanza
  • A questo si aggiunge il massaggio esercitato dall’acqua calda a 33°, che favorisce la circolazione superficiale degli arti inferiori, che sono una delle zone più soggette a ristagno venoso e linfatico.

  • Inoltre, fare ginnastica in piscina aumenta il tono muscolare e la resistenza allo sforzo e questo consente al corpo non solo di adattarsi meglio alle modificazioni della gravidanza, ma soprattutto di arrivare nelle condizioni ottimali al parto, una delle performance fisiche più impegnative nella vita di una donna.

  • Al tempo stesso si tratta di un’attività molto rilassante: la temperatura dell’acqua nelle vasche dedicate alle lezioni per gestanti è sempre più calda – intorno ai 32-33° – rispetto a quella che si trova solitamente in piscina (che si aggira sui 25-26°) e questo favorisce il rilassamento muscolare, che facilita il relax anche da un punto di vista psicologico.

  • Il movimento particolarmente piacevole che si pratica nell’acqua attiva la produzione di endorfine, che caricano la mamma di emozioni positive che vengono trasmesse al bebè.

Tanti esercizi…giocando!


Prima di cominciare, normalmente ci si siede a bordo vasca e si fa in modo che il corpo si adatti gradualmente alla temperatura dell’acqua: si comincia immergendo le gambe, e facendo delle pedalate, poi si porta un po’ d’acqua sulle cosce, sul pancione, sulle braccia e si eseguono semplici esercizi di allungamento muscolare a livello cervicale e scapolo-omerale, come rotazioni e oscillazioni. Poi si entra un poco per volta in piscina appoggiando le mani sul bordo e facendo movimenti su e giù, in modo da scaldare la muscolatura delle braccia; infine, ci si immerge.

 

Una volta dentro, come in tutte le attività sportive, l’allenamento comincia con una fase di riscaldamento con un lavoro “total body” che coinvolge contemporaneamente arti inferiori e superiori. Gli esercizi possibili sono tantissimi. Quello più tradizionale consiste nel mettersi a cavallo sul tubo galleggiante – attrezzo molto usato nei corsi preparto poiché facilita l’equilibrio ed il galleggiamento anche in una fase avanzata della gravidanza – e percorrere la vasca simulando con le gambe il movimento della bicicletta, mentre con le braccia si esegue lo stile rana. Ma non solo, le cose da fare sono davvero tante: il divertimento è assicurato!

Ostetrica: Veronica Vannucci
Utenti in vasca: max 6

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